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Autostima, come possiamo aumentarla

 

 

 

Stai cercando di migliorare la tua vita da tanto tempo e non ci riesci?

 

 

Dare valore all’autostima perchè qualunque sia il disagio che vivi puoi iniziare a risolverlo imparando a stimarti di più.

Al centro di questa affermazione ci sono i racconti delle persone che incontro nel mio studio il cui comune denominatore, indipendentemente da quale sia il loro personale disagio, è sempre lo stesso: senso di inadeguatezza, di non sentirsi abbastanza, senso di colpa, vergogna o inferiorità, mancanza di accettazione di sé, fiducia, amore e rispetto per se stessi. In altre parole, bassa autostima.

La propria autostima ha impatto sull’ amore, sul lavoro, sulle relazioni e addirittura sulla propria forma fisica, in altre parole sul raggiungimento della propria felicità. La sfida è far capire l’importanza dell’autostima o stima di sé, perchè il concetto è di moda ed è sulla bocca di tutti, ma non significa che il termine sia ben compreso.

Quando si parla di Crescita Personale, il primo argomento di cui normalmente si tratta è l’autostima. Il tempo in cui si vive richiede una forte personalità, un chiaro senso della propria identità, competenza e valore. Disorientati come siamo dai rapidi cambiamenti che ormai sono una routine quotidiana, senza più validi modelli di riferimento e valori comuni in grado di ispirare un seppur minimo sentimento di coesione, questo è un momento storico in cui è particolarmente disagevole e pericoloso non sapere chi siamo e non fidarci di noi stessi. La stabilità e la sicurezza che ormai è impossibile trovare esternamente la dobbiamo trovare dentro di noi, seppure tutto intorno a noi sembra che vada proprio a diminuire la nostra autostima.

 

Che cos’ è l’ autostima e perché è tanto importante?

 

Vediamo che cosa possiamo fare per innalzarla e quanto gli altri possono influenzarla

 

L’autostima è modellata da fattori interni ed esterni. Per interni si intendono i fattori che risiedono nell’ individuo: credenze, regole e convinzioni che determinano i personali comportamenti. Per esterni si intendono i fattori ambientali: i messaggi verbali e paraverbali trasmessi da genitori, insegnanti e tutte le altre figure significative incontrate nella propria esperienza di vita.

paola dondoli autostima 2

Quanto sia il contributo individuale e quanto il contributo degli altri a determinare la stima di se stessi, nonostante il fiorire di libri, conferenze, ed il gran parlare di autostima, non esiste alcuno studio in grado di determinarlo con una relativa certezza. Infatti se esaminiamo due fratelli/sorelle, seppur gemelli e quindi cresciuti nello stesso ambiente nello stesso momento e quindi ambedue sottoposti alla stessa pressione ad adattarsi ed assorbire i valori della famiglia, comunità e cultura, possiamo vedere come uno può arrendersi e rinunciare al proprio fuoco interiore e come l’altro non sia disposto a rinunciare al proprio punto di vista. Allo stesso modo, in casi analoghi per condizioni ambientali, osserviamo la rinuncia di entrambi al proprio giudizio e alla convinzione che ognuno ha il diritto di fare della propria vita quello che più desidera.

Lavorando sull’ autostima è facile cadere in pericolose trappole come la richiesta diffusa di soluzioni rapide e senza sforzo da una parte, e dall’altra l’arrendevolezza ad una sorta di fatalismo o determinismo secondo cui un individuo o ha una buona stima di sé o non ce l’ha. Ci si arrende come se il proprio destino fosse deciso dai suoi primi anni di vita e quindi imputabile ad altri e non ci sia modo di cambiare il proprio stato se non dopo anni di psicoterapia. Ambedue questi punti di vista incoraggiano la passività e disattivano la capacità di cambiare e crescere: molti credono implicitamente che i propri schemi mentali di ieri debbano essere anche quelli di domani.

Raramente si riconosce la possibilità di fare scelte oggettive per cambiare il proprio modo di essere, raramente si riconosce quello che possiamo fare per noi stessi dandoci lo scopo di una crescita e un innalzamento dell’autostima.

Chi gode di un buon livello di autostima ha rispetto di sé, riesce a relazionarsi con gli altri esprimendo il proprio punto di vista con calma e tranquillità, non si irrita di fronte a opinioni diverse dalle proprie e non si pone mai con arroganza e aggressività, non si scoraggia davanti agli ostacoli ed è maggiormente predestinato al successo. Al contrario, chi ha un basso livello di autostima sperimenta una scarsa fiducia in se stesso e nel mondo, difficoltà ad ascoltarsi e di individuare obiettivi realistici e coerenti con le proprie aspirazioni, la tendenza a dipendere dagli altri per ciò che riguarda la definizione del valore come persona e le proprie capacità, è in ricerca continua del consenso degli altri, ha uno scarso spirito di iniziativa ed una scarsa disponibilità a rischiare, la tendenza a reagire d’impulso, la mancanza di un progetto di vita personale, una vulnerabilità ai disturbi d’ansia e paure eccessive e uno stile comportamentale passivo.

Questo articolo è una chiamata all’ azione per tutti coloro che vogliono partecipare attivamente alla propria evoluzione, ai figli, ai genitori, agli insegnanti, ai responsabili di aziende e a tutti coloro che non rinunciano a loro stessi.

Se tu sei uno o una di loro, questo è solo l’inizio e a breve seguiranno i primi passi da compiere verso la stima di te, perchè ne hai tutto il diritto!

 

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